Nel caso in cui si intenda acquistare un box è opportuno valutare la possibilità di rendere il box pertinenziale ad una unità immobiliare abitativa.
Qualora il box sia reso pertinenza di un appartamento, infatti, il relativo trasferimento sconta le imposte indirette sull’acquisto in misura complessivamente pari al 9% della rendita catastale rivalutata (salvo sussistano i requisiti per beneficiare delle agevolazioni Prima Casa) e senza possibilità di accertamento di maggior valore da parte dell’agenzia delle entrate.
Qualora invece il box non diventi pertinenza di una unità immobiliare abitativa le imposte, sempre nella misura del 9%, saranno applicate sul prezzo di acquisto, di solito assai maggiore della rendita catastale rivalutata. In questo secondo caso inoltre l’agenzia delle entrate può compiere un accertamento di maggior valore, nel caso in cui il prezzo dichiarato non appaia congruo rispetto al valore di mercato. L’acquisto di un box non pertinenziale rischia così di costare, a conti fatti, molto di più rispetto ad un box pertinenziale.
In aggiunta, va detto che la scelta di rendere un box pertinenziale o meno a un appartamento da un lato prescinde da eventuali altre pertinenze già collegate ad una stessa unità abitativa (in questo caso non c’è un limite alle pertinenze), dall’altro non limita la facoltà di vendere, in futuro, il box separatamente dall’appartamento stesso. Questo vale sempre che il rapporto di pertinenzialità con un appartamento non derivi da una convenzione di cui sia parte il Comune; in questo caso deve essere svolta un’attenta analisi per individuare il regime giuridico di circolazione di questo tipo di box.